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giovedì 11 maggio 2023

MI SVESTI L'ANIMA DI MASCHERE


 Foto di Adolfo Valente 

 http://www.adolfovalente.com/

 

Ritrovarsi senza mai essersi perduti

e mani a trascrivere su labbra

il tempo fuggito nel presente.

A raccontarsi come estranei chi fummo

e riscoprirsi insieme ad essere gli stessi.

Le tue voglie dipinte sul mio corpo

mentre come sempre sfogli i miei occhi

e mi svesti l’anima di maschere.

sabato 25 marzo 2023

NEVICA IL TEMPO IN DODICI FIOCCHI

 

Dodici come gli anni che sono passati,

dal tuo non esserci più

tra i miei occhi

e l’ultimo lembo di cielo.

Ti cerco

nella gelida follia di un abbraccio

etereo ed eterno,

in ricordi scarmigliati

ormeggiati in fondo al cuore,

mentre piove una lacrima

a graffiarmi l’anima.

E con le punte dei tuoi respiri

sul solco dei miei sensi arresi,

conto questi dodici fiocchi di neve.

Gelidi e candidi come ogni anno passato

ad accarezzarmi l’anima,

e a cullarmi il cuore.

Per sempre in me

in una primavera beffarda

che nevica il tempo in dodici fiocchi.

 

                           

    26 marzo 2023  -  A zio Mario

sabato 21 gennaio 2023

INCASTRATI TRA UN ADDIO ED UN VOLERSI ANCORA

 


Foto presa dal web 

 

Si incrociano le anime al primo sguardo,

si toccano dentro, nelle profondità sconosciute ai più,

in abissi che nessuno vuol vedere.

Ci si incontra solo dopo, quando le parole cercano aria

per ardere come aride braci sotto un fuoco rovente.

A quel tavolino di un bar ci si ritrova,

forse ci si trova per la prima volta

quando gli anni hanno cancellato un po’ di me,

un po’ di te e forse un po’ di tutto il mondo intero.

Persi ci ritroviamo ed è muto il nostro esserci accanto,

incastrati tra un addio ed un volersi ancora.

 

mercoledì 17 agosto 2022

A TUONAR LA VITA

 

 

Foto di David Glauso

https://www.davidglausophoto.it/ 

 

Tra i tuoi capelli uno in più,

bianco argento a segnare il tempo

passato forse ma mai trascorso.

Anni a confondere albe con ricordi,

tramonti con rimpianti,

profumi con addii.

Ogni tanto apparecchi la tua tavola vuota di “se”,

ti volti a guardare chi hai voluto perdere

e quel treno mai preso.

Rotaie arrugginite da scelte,

corrose da rinunce.

E sa far male ora la luce

che s’arrampica sui profili delle cose,

delle case abbandonate,

degli amori arrotolati.

Tra le mani un numero

di un telefono che non squilla più.

Forse cerchi un nuovo bagliore

ma piovi dolore

in echi di rugiada

e riverberi sempre più bianchi

che azzurrano il tuo volto stanco.

Capelli bianchi a segnare il tempo

passato certo ma mai vissuto,

e quella lacrima di cielo a tuonar la vita.