Poesia ispirata alla foto di Alessandra Barsotti
Quante volte ti ho
osservato
nel riflesso del mio
amore
e in quanti sguardi
ti ho sentito lontano
mentre mi camminavi
accanto.
Erano spenti i tuoi
occhi
mentre il cielo
prometteva pioggia sul mio viso.
Così, quante volte ho
pensato di lasciarti andare
lì dove tu solo
avresti ritrovato un sorriso.
E sei ancora voce
scesa in un silenzio
che mi avvolge come
tulle di nebbia,
un ricordo tenuto per
mano,
un viaggio interrotto
a metà.
Siamo già incontri
lontani,
pensieri sbiaditi
in un mondo capovolto
da ferite.
Prometteva pioggia
sul mio volto il cielo,
ed è ancora pioggia
su quest’estate in bianco e nero.
Splendida poesia, Stefania, parole che respirano, molto bella, complimenti! E complimenti a Alessandra per la fotografia bellissima che ha dato ispirazione alla poetessa.
RispondiEliminaBellissima ma non è una novità, e bella davvero anche la foto. Complimenti ad entrambe
RispondiEliminaUna separazione mentale è sempre un lungo strascico rispetto ad una fisica. Basta un "no", poche parole, per concludere, nelle intenzioni, una relazione. Ma quello che la mente vive, nel periodo successivo a ciò, è spesso lacerante.
RispondiEliminaLe ferite, come la tua prosa capace esplora, sono inevitabili. E a volte si rimarginano solo con gran fatica, lasciando lunghe e profonde cicatrici.
Un sorriso per il tuo agosto, compagna di compleanno.
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la delicatezza di un sussurro d'amore vestito di nostalgia mentre le parole scorrono nell'incanto della tua bravura.
RispondiEliminaBellissima Stefy, un caro abbraccio per te (:-)))