Poesia ispirata alla foto di Alessandra Barsotti
Tu, che hai voluto
disegnare d’abitudine la tua vita,
che di altre scelte
hai arredato la tua casa
rubandomi quei sogni
che insieme costruimmo.
Mi leggi le ferite e
guardi altrove
perché sia lieve il
rimpianto della fuga,
le impronte incise
sulla neve
di quel noi che
saremmo stati.
E no, non resterò
ancora ad aspettare
chi non ha avuto il
coraggio di vivermi.
Già non ricordo le
tue ultime parole
rimaste impigliate su
labbra
ad aspettare voce e
baci senza fiato.
Sarò per te il
rimpianto
che lacrima di
assenza.
Sai dare forza alle parole come solo lacrime liberatorie...
RispondiEliminasiete riuscite a farmi leggere questa bellissima foto con altri occhi: i vostri.
Complimenti Stefania e Alessandra, un bell'incontro...
Delicatezza e sentimento sono le caratteristiche principali delle tue poesie, stati d'animo recitati dalle tue sempre con bravura.
RispondiEliminaGrazie Stefania, col nodo in gola ...
RispondiEliminaApprezzo molto..
RispondiElimina