Poesia ispirata alla foto di Gino Quattrocchi
Di questo volto in inverno
ripiego gli angoli di ciglia bagnate,
stinte di vita e dolore.
Rivoli di mancanze che scivolano lente
su questo corpo arreso.
Mi raggomitolo il cuore nel buio dell’anima
mentre non hanno voce
le parole senza fiato.
Lasciatemi ancora un po’ con me stessa,
solo un minuto o forse una vita,
datemi tutto il tempo per ritrovarmi in altro tempo
un’altra me.
Come sempre, e non lo scopriamo certo oggi, le foto che scegli sono incantevoli. Per posa e soggetti. Oltre che perfette da coniugare ai tuoi versi, compagna di compleanno. Ci si richiude in se stessi, cercando tempo, cercando alternative a una strada perduta. Cerchiamo nuovi "me", fiduciosi di poterli raggiungere.
RispondiEliminaUn sorriso per una serena giornata.
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Dubito che un'altra te possa essere migliore di ciò che sei. Questa tua poesia mi ha profondamente commosso. Bravissima per la forma e le emozioni che così intensamente hai espresso.
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