Poesia ispirata alla foto di Adolfo Valente
E vorrei,
vorrei dopo tempo
che mano nella mano
l'amore ci scivolasse contro
e incontro al tempo perso.
Griderò a quel dio
che ha fatto stridere note di passione
da un cielo senza più sole.
E di fronte a noi, da una chiesa
suonano in silenzio le campane
a scandire il battito di un cuore.
Aiutami a sentire ciò che non sentivo più
e a vedere con occhi diversi il tutt'intorno.
Aiutami a non guardare indietro
da quello specchio che mi chiama
di un nome non più mio.
Cuci le mie ferite con un bacio
e con un bacio salvami da me.
Bellissima :)
RispondiEliminaCome sempre, compagna di compleanno, la fotografia è un eccellente accompagnamento per la tua prosa. In questo caso però, l'immagine è meno sensuale e molto più tenera: così come le tue parole, che sprigionano un desiderio di tenerezza dove i baci, salvifici, risanano ferite e promettono salvezza.
RispondiEliminaUn sorriso per l'inizio della settimana.
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