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sabato 24 giugno 2017

COME CRETA DA PLASMARE


Poesia ispirata alla foto di Domenico Monteleone

http://www.monteleonephoto.it/ 
 
 
Sai leggermi nei brividi di una carezza,
nel soffio che spegne la notte
tra labbra in cui giace il risveglio
di questo istante senza limiti.
Intrecci la passione al delirio,
sensi specchiati in pelle liquida
lì, dove il pensiero tocca l'anima
e morde pelle e silenzio.
Fai di me creta da plasmare
e con le tue mani
svestirai di me stessa i segreti.

martedì 20 giugno 2017

CAPITA...




Capita che a volte le persone ti sembrano vere, autentiche e tu finisci con il fidarti, di ciò che dicono, di ciò che sono, di ciò che fanno, di come si comportano, dei loro sorrisi, della loro generosità, del loro esserci come amici, come presenze costanti della tua vita. Passano anni e non puoi avere più dubbi.
Invece poi capita che a volte quelle stesse persone che pensavi di conoscere benissimo, si manifestino realmente per ciò che sono.
Ti giri e non le trovi più.
A volte sono scappate, fuggite senza un saluto, senza un perché.
Le cerchi come a nascondino ma non dirai mai più "tana per..." gridando quei nomi. Come in un gioco di magia, pluff, spariscono.
Ti guardi intorno, li cerchi e poi capisci che in tutto quel tempo, in tutto un tempo che può essere anche durato la tua vita, hai giocato da sola. E mentre contavi loro si toglievano la maschera per poi fuggire.
Oppure capita che chiudi un attimo gli occhi e quando li riapri hai di fronte altri volti.
E quei volti tu non li hai mai visti, quelle voci tu non le hai mai sentite, le parole che dicono non possono essere le loro, i gesti che fanno non possono appartenere a chi hai sempre voluto credere di conoscere.
Capita che apri gli occhi e vedi estranei. Potresti anche chiedere loro il nome come in un primo incontro della vita, sarebbe un altro nome, sarebbe un altro incontro, sarebbe un altro inizio e forse un'altra fine.
Capita che rimani sgomenta di fronte alla loro abilità di recitare e alla tua incapacità di non aver compreso prima.
Capita all'inizio che ti chiedi il perché, vorresti avere risposte a colmare anni di finta vera amicizia, di finto vero amore, di finte vere emozioni, di finti veri sentimenti, di finte vere condivisioni... vorresti solo capire... ma non ti è concesso sapere.
Rimane quel punto interrogativo ad inseguirti per il tempo necessario alla tua rinascita.
Poi capita che guardi a terra quelle maschere, quelle doppie identità e calpestandole stavolta ti allontani tu... dal mondo per un po' di tempo e da tutti gli altri di cui non ti fidi più...
Impari a capire che devi ritrovare te stessa, prima di tutto te stessa...
Poi capita che un giorno torni a sorridere per un raggio di sole, per un tramonto,  o per un volto che stavolta senza indossare una maschera ti racconterà del tuo valore, di quelle potenzialità che non sapevi di avere, di quella sensibilità che hai sempre vissuto come un fardello che amplifica le emozioni.
Capita che l'autenticità senza filtri torni a cercarti.
Capita che la vita torni a trovarti e tu sarai pronta ad aprirle la porta...
Capita a volte che aver conosciuto una maschera ti faccia riconoscere un teatro e tu non avrai più voglia di pagare un biglietto così costoso.
Capita che la vita torni a farti vivere...

martedì 13 giugno 2017

SULLA BATTIGIA DEL TEMPO


Poesia ispirata alla foto di David Glauso 
  
 


Sono vento le mie dita
a rastrellare capelli
e fiato respirato fino all'alba
nella pelle contro pelle
in sussurri che mi parli
e che io ascolto.
Ferma le notti di stelle
e conchiglie dentro i passi
dei miei sogni
che tu stringi ad occhi chiusi
col mio corpo che ti cerca.
Sulla battigia del tempo
sa di sale il nostro amore
che ci vuole legati
in lingue di saliva e marea
di sabbia e parole in volo
che rincorro con te nel cuore
che rincorri con me nell'anima.