Poesia ispirata alla foto di Simona Forte
Oltre
me stessa
ho
assecondato il vento,
viaggio
di capelli in onde fragili
a
cercare noi
in
tempi da creare.
Nel
lenzuolo genuflesso sui corpi,
l’umido
silenzio sotto le mani
legava
lingue rubate ai sensi
e
sigillate in baci vorticosi
slacciati
ai sogni.
Seta
di pelle a scivolare
sui
fianchi a dita perse,
nell’ardore
della presa che voleva
e
non lasciava.
Perché
non si è mai vinti
nel
lento andare dei ritmi
intrecciati
a braccia madide
sul
finir di una danza
stremata
di intima impazienza.
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