Poesia ispirata alla foto di Adolfo Valente
Di te,
che hai ingannato lo sguardo
per nascondermi
ai tuoi occhi e cancellarmi
dal cuore,
ho accartocciato l’ultimo
ricordo.
Ho lasciato cadere insieme
alla sera
tutti quei domani rimandati
in ogni oggi che ci sapeva
vicini
ma ci vedeva lontani.
Sei l’eco di un pensiero
affacciato sul nulla che hai
lasciato,
il brusio che si allontana
quando si chiude il sipario,
l’impercettibile rumore di
un passo
tra i mille che escono di
scena.
E non esisti più per me.
Perché è nel tramonto che ho
conosciuto
la calda luce di un nuovo
giorno,
e mi accendo di altra vita
mentre dipingo con i sogni
i contorni del sole.
Sempre ottimale accostare i tuoi versi alle belle foto di Valente. Bravissima Stefy
RispondiEliminala malinconia di un amore che diventa passato avvolge la saggezza del tuo oggi, dove rinasci di luce, attraverso quel tramonto che diventa poesia al morir di un ricordo che brucia come una ferita mai chiusa.
RispondiEliminaUn'altra perla emotiva che scivola come una goccia di pioggia sui vetri dell'anima.
Complimenti, bravissima!
Il tuo stile, compagna di compleanno, è sempre più affinato e consolidato. Le basi necessarie per elevare le tue posie ancora più in alto. E poi, tra i sipari, anche io nel mio piccolo mi destreggio.
RispondiElimina;)
Un sorriso per la giornata.
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Ti lascio un sorriso di passaggio, compagna di compleanno. Finalmente ho sistemato il mio mac, ora posso leggere senza problemi il tuo blog in un terzo del tempo che mi occorreva prima.
RispondiElimina^_____^