Poesia ispirata alla foto di Adolfo Valente
Cedo la mia voce allo
sguardo,
ti osservo e torno a capo
dopo ogni immagine che si fa
pensiero.
Ti ascolto nei gesti che
germogliano speranze,
nelle espressioni cupe della
vita,
nei sospiri che ti rubano il
respiro.
Ti viaggio accanto,
dentro le parole che non
dici,
ti ascolto e non lo sai
e mai saprai leggere le
frasi dei miei occhi.
Ti osservo ancora un po’
mentre la distanza si fa
abisso
di muti sentimenti.
Poi mi spoglio dei ricordi
e passo dopo passo vado via,
nell’ombra lunga della sera.