Poesia ispirata alla foto di Adolfo Valente
Ho
chiuso gli occhi mille volte al cielo
e
mille volte ancora li ho riaperti a te,
perché
conoscessi il suono dei miei ricordi
e
lo sciabordio di emozioni che non sai.
Ho
chiuso gli occhi mille volte al cielo
perché
mi sorprendesse a baciare quell’idea d’amore
scritta
in quell’ieri che hai scordato
e vissuta
nel domani che non vedrai.
E
poi chiediti
perché
gli amori che sfiorerai
avranno
l’eco della mia voce.
l'intima emozione di un cuore che trasmette amore fra le trasparenze di un passato che vive in te, oltre le ombre dell'oggi.
RispondiEliminaVersi che accarezzano il tempo, tra fruscii di ricordi che brillano di te, in quelle lande di solitudine dove tutto ha un nome, come quelle occasioni perse e legate alla purezza dei tuoi pensieri.
Bravissima!
Chiudere gli occhi è davvero un esperimento necessario, compagna di compleanno: permette di stimolare quei sensi che, normalmente, sono messi in secondo piano. Facendoci scoprire cose inaspettate e sensazioni inattese. Nei tuoi versi riusciamo a percepirlo e gradirlo, tra le pieghe del sentimento.
RispondiEliminaUn sorriso per la giornata.
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