Poesia ispirata alla foto di Adolfo Valente
Le ho contate sai?
Tutte le sere in cui la
notte
ha chiuso gli occhi al cielo
e accanto a me si è
addormentata.
Perché non fosse ancora il
buio il mio compagno
e un pensiero senza colore
il sogno.
Le ho contate sai?
Tutte le sere in cui la
notte
poggiava la luna sul mio
cuore
e raccoglieva stelle per
illuminarmi l’anima.
Asciugava una lacrima con il
vento
e mi soffiava estate sull’inverno.
E le ha contate sai?
La notte ha contato tutte le
sere
in cui ho aspettato invano
il tuo arrivo
o forse il tuo ritorno.
Erano tempi di panchine
innevate
e freddo sulla pelle,
erano tempi di neve ad
ammantar la vita.
Sempre poesie bellissime e foto stupende
RispondiEliminaSempre sentite e profonde le tue poesie che scavano nell'anima, con quella sottile malinconia che ascolta l'eco di un cuore mai sazio di donare la sua eterna bellezza.
RispondiEliminaSei la favorita per la vetrina settimanale del nostro sito con questo testo (:-))))
Abbracci di cuore Stefy, bravissima!
È triste quando il buio fa da compagno. L'oscurità è la personificazione di un immenso vuoto, a volte solo esteriore e a volte, purtroppo, anche simbolo della mancanza. Bello il contrasto con le panchine innevate, dove anche il bianco, benché opposto, rappresenta, con il suo freddo, l'assenza. Versi sempre intensi a cornice di deliziose fotografie, compagna di compleanno.
RispondiEliminaUn sorriso per la nuova settimana.
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