Poesia ispirata alla foto di Adolfo Valente
Ti sento ancora nel brusio stanco della sera,
quando il mondo passa oltre il nostro tempo
e non sa delle risposte dette sottovoce
a domande umide di nostalgia.
Le sento ancora le tue mani a disegnare
le mie voglie in un graffito che corre
allineando respiri sulla pelle.
Così ogni volta che si baciano le ciglia
resti per sempre immagine di noi.
E ti cerco senza trovarti.
E mi cerco senza trovarmi.
Ma poi dimmi,
cosa resta di me
quando svegli i tuoi pensieri nei miei,
nei giorni vuoti di tutto
e di tutto affamati?