Poesia ispirata alla foto di Marco Barchesi
Mi fa paura la memoria e il
suo riflesso
quando il tempo non dice
ogni parola sospesa sulle
labbra.
Pochi sanno ascoltare gli
occhi
o entrare nei vuoti degli
sguardi
e allora mi adagio su questo
tappeto di silenzio
Foglie che sembrano
abbracciarmi,
che del mio cuore prendono
la voce
mentre è vento la mano
a spostare altrove i miei pensieri.
Mi vestirò di sera e luna,
quando la luce mi mostrerà
il giusto sentiero
calpesterò oltre le foglie
il mio passato.
E tutto tornerà
distrattamente come prima.
E' bellissima, mi emoziona
RispondiEliminaMarco Barchesi
Grazie Marco, il merito è della tua bellissima foto. Appena l'ho vista già sapevo che ci avrei scritto una poesia.
EliminaHai ragione Stefy che la foto sia stupenda! La tua poesia non è da meno :)
RispondiEliminaversi che risvegliano emozioni profonde e sopite
RispondiEliminaVa sottolineato, come sempre del resto, il suggestivo e azzeccato abbinamento con la foto. Che, in effetti, funge da vera integrazione alla tua prosa; sempre efficace e melanconicamente attraente. Si respira il sapore acre e colorato dell'autunno. Di quei sentimenti che, come le foglie, giacciono sopra un manto erboso; ricchi e corposi.
RispondiEliminaUn sorriso per una serena giornata, compagna di compleanno.
^___^
Dalla bellezza si colgono immagini e parole. I tuoi versi hanno ricamato con un vestito di poesia la passione che sta oltre l'immagine, oltre quegli occhi...
RispondiEliminaun sorriso
Gautier
Non sono mai stato bravo nel scrivere commenti, per pudore, per paura della retorica, e per il pessimo italiano che mi ritrovo, ma posso dire una sola cosa, Lei scrive versi che inebriano e emozionano il nostro profondo intimo.
RispondiEliminaE' molto bello e appagante leggerLa.
Un saluto.
Enzo