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mercoledì 10 ottobre 2012

DISTRATTAMENTE COME PRIMA


Poesia ispirata alla foto di Marco Barchesi


Mi fa paura la memoria e il suo riflesso
quando il tempo non dice
ogni parola sospesa sulle labbra.
Pochi sanno ascoltare gli occhi
o entrare nei vuoti degli sguardi
e allora mi adagio su questo tappeto di silenzio
Foglie che sembrano abbracciarmi,
che del mio cuore prendono la voce
mentre è vento la mano
a spostare altrove i miei pensieri.
Mi vestirò di sera e luna,
quando la luce mi mostrerà il giusto sentiero
calpesterò oltre le foglie il mio passato.
E tutto tornerà
distrattamente come prima.

7 commenti:

  1. E' bellissima, mi emoziona

    Marco Barchesi

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    1. Grazie Marco, il merito è della tua bellissima foto. Appena l'ho vista già sapevo che ci avrei scritto una poesia.

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  2. Hai ragione Stefy che la foto sia stupenda! La tua poesia non è da meno :)

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  3. versi che risvegliano emozioni profonde e sopite

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  4. Va sottolineato, come sempre del resto, il suggestivo e azzeccato abbinamento con la foto. Che, in effetti, funge da vera integrazione alla tua prosa; sempre efficace e melanconicamente attraente. Si respira il sapore acre e colorato dell'autunno. Di quei sentimenti che, come le foglie, giacciono sopra un manto erboso; ricchi e corposi.
    Un sorriso per una serena giornata, compagna di compleanno.
    ^___^

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  5. Dalla bellezza si colgono immagini e parole. I tuoi versi hanno ricamato con un vestito di poesia la passione che sta oltre l'immagine, oltre quegli occhi...
    un sorriso

    Gautier

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  6. Non sono mai stato bravo nel scrivere commenti, per pudore, per paura della retorica, e per il pessimo italiano che mi ritrovo, ma posso dire una sola cosa, Lei scrive versi che inebriano e emozionano il nostro profondo intimo.
    E' molto bello e appagante leggerLa.
    Un saluto.
    Enzo

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