Poesia ispirata alla foto di Marco Barchesi
E’ un vetro che da te mi
allontana,
mani poggiate al presente
e oltre tutto tu.
Tu, con scelte già fatte e
impacchettate
da nastri di consuetudine
e lacci di abitudinarietà.
Oltre tutto io,
come regalo da scartare quando
vuoi,
come presenza costante e
scontata.
Ma le vedi?
Le vedi queste ragnatele
a suturare il tempo della mia
anima?
A ricucire gli strappi delle
attese?
Lo senti il mio cuore in inverno
che scorda battiti di vita?
Così ti osservo per l’ultima
volta
e vado via.
Mi spoglierò del tempo vissuto
senza viverlo,
di questo tuo amare senza amore
e altrove volerò.
Sarà un attimo voltarti e non
trovarmi più
mentre un nuovo sole
sbrinerà questo mio cuore in
inverno.
Ottima lettura per iniziare la domenica :) e la foto è bellissima.
RispondiEliminaLa foto, come intensità, mi ricorda molto "Il corvo" con Brandon Lee. La lirica è rabbiosa come, giustamente, dovrebbe essere una persona imprigionata dentro il labirinto di emozioni che non permettono l'evoluzione; una relazione che non si evolve è semplicemente un lento declino.
RispondiEliminaUn sorriso per la giornata, compagna di compleanno.
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