Poesia ispirata alla foto di Paolo Tallarigo
Ti ho
guardato mille volte in occhi che non erano i tuoi,
in luoghi
che ci videro insieme e che hanno di te
il profumo
del ricordo.
Ho spento
ogni sera la luna rovesciando parole nella notte
e alla
notte ho chiesto di non legarmi alle sue ombre,
a quel buio
che è cecità silenziosa e magica.
Se tu
avessi bevuto in un sorso la mia vita,
avresti
saputo in quali inverni di maggio ho camminato
e risalendo
di neve le mie orme
mi avresti ritrovata.
Perché sa
essere freddo l’inverno di maggio
riflesso in
un cuore che più non so.