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domenica 3 gennaio 2016

QUANTO MALE FA L'ATTESA?


Poesia ispirata alla foto di Marco Maria D'Ottavi



Ho atteso ogni ora, ogni giorno
luce e buio ad indicarmi il tempo
che rastrella il respiro ad ogni alba
e soffoca il fiato nei tramonti.
Quanto male fa l’attesa?
Ho aspettato notti di stelle
e conchiglie di speranze attorno al mio mare,
sulla rotonda della vita.
Ho atteso treni mai arrivati
e mani, le tue, a stringere il mio corpo
che aveva il sapore di lago e luna,
ho scritto parole, le ho spedite, le ho gridate
e mi sono ricadute addosso come lame di silenzi.
Quanto male fa l’attesa?
Fa male fino all’ultima goccia di sale
che sull’anima si è fermata,
fino a tutti i miei sogni
andati alla deriva nel mare della vita.

2 commenti:

  1. la malinconia di un amore che svanisce nelle platee della vita, il silenzio delle parole non dette, le speranze di un tempo avvolto a crisalidi di silenzio, fra quelle attese che sanno di poesia e vita, speranza e amore.
    Bravissima Stefy, un'altra opera d'immensa bellezza! (:-)))

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  2. Ne fa tanto di male, davvero. E, sapientemente, hai trasmesso questa emozione decantandola nella tua prosa, compagna di compleanno. L'amore finito, le pene per un sentimento non corrisposto: siamo così umani, così fragili...
    Un augurio per una serena continuazione di 2016.
    ^_____^

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