Quando il giorno mi pugnala
è di notte che si aprono le ferite.
Perchè il buio amplifica il dolore
e l’eco delle parole non dette
mi urla dentro fino a farmi paura.
Certi gesti, certe immagini, certi sguardi
che non ho voluto vedere
salgono lentamente la china della coscienza
toccandomi una spalla.
Sobbalzo ed un brivido mi percuote.
Sarà il freddo di fuori, sarà il gelo di dentro.
Una folata di vento si insinua nella mia anima
asciugando le ultime lacrime.
E’ così che aspetto le prime luci dell’alba
ad illuminare la mia vita
tra un respiro affannoso ed un opaco sorriso.
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