Poesia ispirata alla foto di Tamara Gattus
Fiume in piena e lei lì.
Sola.
A vedere l’acqua scorrere,
sfiorarle i piedi e poi fuggire via.
Come fanno il tempo e le occasioni con la nostra vita.
Si sentiva stremata
dalla nostalgia di anni mai vissuti,
di emozioni mancate
e sogni mai rincorsi.
Si sedette su ciottoli di pietra
e un piede a carezzare l’acqua
per salutare la fuga del tempo.
Sentiva la necessità di quel contatto con la terra
da cui tutto nasce.
E sentiva tutto il peso di quel vuoto
che non sapeva più riempire di lei.
Si accovacciò in posa di resa.
Una mano dietro la schiena e l’altra davanti,
penzolante, senza forza né energia.
Sapeva che quella postura non era casuale,
indicava il passato e il presente che mai più
avrebbero intaccato il suo equilibrio.
Anima spogliata di tutto,
questo era lei .
Nuda con la sua solitudine
accovacciata in posa di resa.
Sola.
A vedere l’acqua scorrere,
sfiorarle i piedi e poi fuggire via.
Come fanno il tempo e le occasioni con la nostra vita.
Si sentiva stremata
dalla nostalgia di anni mai vissuti,
di emozioni mancate
e sogni mai rincorsi.
Si sedette su ciottoli di pietra
e un piede a carezzare l’acqua
per salutare la fuga del tempo.
Sentiva la necessità di quel contatto con la terra
da cui tutto nasce.
E sentiva tutto il peso di quel vuoto
che non sapeva più riempire di lei.
Si accovacciò in posa di resa.
Una mano dietro la schiena e l’altra davanti,
penzolante, senza forza né energia.
Sapeva che quella postura non era casuale,
indicava il passato e il presente che mai più
avrebbero intaccato il suo equilibrio.
Anima spogliata di tutto,
questo era lei .
Nuda con la sua solitudine
accovacciata in posa di resa.
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