Poesia ispirata alla foto di Alberto Sanna
Stanco.
Di sorridere quando non ho il sole dentro,
di nascondere tristezza, paura e lacrime.
Maschera sul viso
a recitare il copione di una vita
che non ho scelto io
ma che da me vuole scelte che non posso fare.
Solo.
Senza nessuno in grado di guardarmi negli occhi
e di inoltrarsi in quel mio oltre
che è terra di scoperta e di rinascita.
Così mi arrampico sulle impalcature del mondo,
lo guardo dall’alto e sento di non farne parte.
Tolgo la maschera dal viso
e mi strucco di false verità.
Io.
Finalmente io.
Senza più angoli dietro i quali giocare
a nascondino con la vita.
Vento sulla pelle a regalarmi me stesso
e poi tristezza, paura e lacrime.
E’ pioggia di nubi trattenute
che ora esplode in lampi e tuoni di un’anima
a me sconosciuta.
Di sorridere quando non ho il sole dentro,
di nascondere tristezza, paura e lacrime.
Maschera sul viso
a recitare il copione di una vita
che non ho scelto io
ma che da me vuole scelte che non posso fare.
Solo.
Senza nessuno in grado di guardarmi negli occhi
e di inoltrarsi in quel mio oltre
che è terra di scoperta e di rinascita.
Così mi arrampico sulle impalcature del mondo,
lo guardo dall’alto e sento di non farne parte.
Tolgo la maschera dal viso
e mi strucco di false verità.
Io.
Finalmente io.
Senza più angoli dietro i quali giocare
a nascondino con la vita.
Vento sulla pelle a regalarmi me stesso
e poi tristezza, paura e lacrime.
E’ pioggia di nubi trattenute
che ora esplode in lampi e tuoni di un’anima
a me sconosciuta.
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