Poesia ispirata alla foto di Adolfo Valente
Ho disegnato ai bordi dei pensieri
quel domani che ancora non so vedere,
ho pianto tra le pieghe di un silenzio
e con le lacrime ho riempito il mio vuoto interiore.
Può far male il tempo
quando oscilla in anni spalmati di irrequietezza,
in periodi in cui senti il tuo corpo cambiare
e con esso i tuoi disagi, le speranze, i progetti.
Ho cercato risposte alle mie domande
tra la polvere dei passi di chi mi ha preceduto.
Ora,
da questa finestra aperta sul mondo,
vado oltre con la fantasia e lancio al vento
tutte le aspettative di una fanciulla
che ancora non è donna.
E sento che il vento mi rimanda indietro
i miei sogni.
Li coccolo ancora un po’, solo un po’,
prima che arrivi il mio domani
quel domani che ancora non so vedere,
ho pianto tra le pieghe di un silenzio
e con le lacrime ho riempito il mio vuoto interiore.
Può far male il tempo
quando oscilla in anni spalmati di irrequietezza,
in periodi in cui senti il tuo corpo cambiare
e con esso i tuoi disagi, le speranze, i progetti.
Ho cercato risposte alle mie domande
tra la polvere dei passi di chi mi ha preceduto.
Ora,
da questa finestra aperta sul mondo,
vado oltre con la fantasia e lancio al vento
tutte le aspettative di una fanciulla
che ancora non è donna.
E sento che il vento mi rimanda indietro
i miei sogni.
Li coccolo ancora un po’, solo un po’,
prima che arrivi il mio domani
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