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martedì 10 gennaio 2012

AI MIEI ZII



Sanno essere dolci gli occhi
e quegli sguardi di due piccoli fanciulli
accomunati dallo stesso sangue
e dalle stesse perdite.
Sono mancanze che già urlano forte,
vuoti da colmare con carezze sul cuore,
allora come adesso
perché le ferite che non sanguinano
sono quelle che fanno più male.
Sanno guardare oltre quegli occhi,
immaginano il futuro,
lo riempiono di sogni da colorare
e pensieri come aquiloni da far volare.
E osservano orizzonti che altri non vedono,
attingono da cose mai avute,
da affetti strappati
per proiettarli in un futuro che sperano vicino.
Sanno essere dolci quegli occhi chiari
in cui si riflette un mondo
ancora tutto da scoprire.
Mano nella mano per sempre,
perché l’amore fraterno va oltre le distanze
e le parole mute.
E’ un amore che sa leggere emozioni mai esternate
e lacrime trattenute.
Perché l’amore dei fratelli
va semplicemente oltre il tempo
fino a riempire quei vuoti del passato
e la nostalgia dei ricordi.
Fino a riempire il presente di sogni ancora da colorare
e pensieri come aquiloni ancora da far volare.


Dedicata a Zio Mario e Zio Gigi
28/09/2010

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