Poesia ispirata alla foto di Pasquale Comegna
E’ antica la chiave che stringo nella mano.
Ne sento l’odore, è odore di passato,
di un tempo vissuto prima che vivesse me.
Si srotola così il mio ieri,
dietro quella porta che chiudo
con mandate echeggianti
di suoni arrugginiti dagli anni.
Ogni scatto un tuffo al cuore,
un ricordo sbiadito ma mai cancellato,
una foto scattata ma mai sviluppata.
E ora chiudo quella porta,
lascio tutto alle mie spalle.
Il presente è lì fuori che mi aspetta,
è quella luce che mi chiama,
che illumina il mio percorso
passo dopo passo.
E’ antica la chiave che stringo nella mano,
ora sa di me,
ora ha l’odore del mio passato.
Ne sento l’odore, è odore di passato,
di un tempo vissuto prima che vivesse me.
Si srotola così il mio ieri,
dietro quella porta che chiudo
con mandate echeggianti
di suoni arrugginiti dagli anni.
Ogni scatto un tuffo al cuore,
un ricordo sbiadito ma mai cancellato,
una foto scattata ma mai sviluppata.
E ora chiudo quella porta,
lascio tutto alle mie spalle.
Il presente è lì fuori che mi aspetta,
è quella luce che mi chiama,
che illumina il mio percorso
passo dopo passo.
E’ antica la chiave che stringo nella mano,
ora sa di me,
ora ha l’odore del mio passato.
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